Termine introdotto e definito da Cory Doctorow che riguarda il ciclo di vita della piattaforme in quattro fasi:

1. Si comportano bene con i propri utenti.
2. Abusano dei propri utenti per migliorare le condizioni dei loro clienti.
3. Abusano dei loro clienti per accentrare il valore per sé stesse.
4. Muoiono.

Sostanzialmente in parole mie:

1. Si rendono indispensabili e difficili da abbandonare.
2. Vendono la fiducia guadagnata a partner commerciali per profitto.
3. Abusano della posizione di vantaggio ottenuta sulle altre aziende.
4. Creano le condizioni per non essere più piattaforme “vivibili”.
5. Vengono abbandonate dagli utenti che non vogliono più usarle.
6. Vengono abbandonate dai partner commerciali che non hanno più utenti a cui vendere.
7. Non sono più economicamente sostenibili e chiudono.

Per mitigarla Doctorow suggerisce due misure di mitigazione:

1. Il Principio end-to-end: agli utenti viene dato ciò che hanno chiesto, non ciò che la piattaforma preferisce presentare. Ad esempio, gli utenti vedrebbero tutti i contenuti degli utenti a cui si sono iscritti, consentendo ai creatori di contenuti di raggiungere il loro pubblico senza passare attraverso un algoritmo opaco; e nei motori di ricerca, le corrispondenze esatte per le query di ricerca verrebbero mostrate prima dei risultati sponsorizzati, anziché dopo.
2. Il diritto di uscire: gli utenti di una piattaforma possono facilmente rivolgersi altrove se non sono soddisfatti. Per i social media, ciò richiede l’interoperabilità, contrastando gli effetti di rete che “bloccano” gli utenti e impediscono la concorrenza di mercato tra le piattaforme. Per le piattaforme di media digitali, significa consentire agli utenti di cambiare piattaforma senza perdere i contenuti acquistati che sono bloccati dalla gestione dei diritti digitali.

Questi principi sono conformi al Fediverso

Sorgenti

• https://doctorow.medium.com/social-quitting-1ce85b67b456
• https://pluralistic.net/2023/01/21/potemkin-ai/#hey-guys
• https://en.wikipedia.org/wiki/Enshittification