Psicologia analitica
La psicologia analitica, sviluppata da Carl Gustav Jung, è una branca della psicologia che si concentra sull’analisi del profondo inconscio individuale e collettivo. I suoi principi fondamentali includono:
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Inconscio collettivo: Jung postula l’esistenza di un inconscio collettivo condiviso da tutti gli esseri umani, contenente archetipi universali e simboli che emergono in culture, sogni e miti.
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[[ Archetipi ]]: Sono forme primordiali o immagini innate che influenzano profondamente l’esperienza umana. Esempi includono la [[ Persona ]] (l’io che presentiamo al mondo), l’ [[ Ombra ]] (tratti repressi o negati), l’ [[ Anima/Animus ]] (l’elemento femminile nell’uomo e maschile nella donna), e il [[ Sé ]] (l’integrazione e realizzazione dell’intero io).
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[[ Processo di Individuazione ]]: Questo è il processo di auto-realizzazione e sviluppo della personalità individuale. Implica l’integrazione consapevole degli elementi dell’inconscio, compresi gli archetipi, nella coscienza.
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Sogni e Simbolismo: Jung attribuisce grande importanza all’analisi dei sogni come mezzo per comprendere l’ [[ inconscio ]]. I sogni sono visti come messaggi dell’inconscio che utilizzano simboli per comunicare.
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[[ Sincronicità ]]: Un concetto che descrive eventi significativi correlati non da cause ma da significati. Questi eventi “sincronici” sono interpretati come manifestazioni dell’inconscio collettivo.
La psicologia analitica junghiana ha avuto un impatto profondo non solo nella psicologia, ma anche in altre aree come la filosofia, la religione, l’arte e la letteratura, offrendo un ricco quadro di riferimento per esplorare la Psiche umana e il suo sviluppo.